FITODEPURAZIONE NEL LAGHETTO DA GIARDINO
Per fitodepurazione si intende il processo di depurazione naturale attraverso l’utilizzo di piante acquatiche che servono alla depurazione delle acque inquinate. Le piante acquatiche assorbono gli elementi inquinanti come azoto, fosforo ecc. e restituiscono un’acqua di buona qualità. Maggiore è la vegetazione presente, più importante sarà il risultato finale
La fitodepurazione è un sistema naturale di depurazione delle acque costituito da un bacino impermeabilizzato riempito con materiale ghiaioso e sabbioso in cui sono messe a dimora piante acquatiche. La depurazione avviene mediante l’azione combinata tra substrato ghiaioso, piante, acqua da depurare e microrganismi presenti. Gli organismi vegetali, tramite l’apparato radicale, assorbono gli elementi nutritivi (principalmente inorganici) presenti nell’acqua da depurare; lo sviluppo radicale di queste piante inoltre, funge da punto di adesione per i microrganismi, la cui attività viene favorita dalla liberazione di ossigeno atmosferico che, assorbito dagli apparati aerei della pianta, viene poi trasferito alle radici e liberato nell’ambiente circostante. E’ evidente che più la vegetazione è densa più il prelievo del materiale indesiderato sarà importante e migliore sarà il risultato finale.
L’impianto di fitodepurazione si realizza mediante lo scavo di un bacino di dimensioni variabili a seconda della grandezza del laghetto e della quantità di pesci in esso contenuti. Esso può essere anche realizzato “fuori terra” mediante l’uso di mattoni o con la terra di scavo del laghetto principale.
Il bacino viene rivestito con un telo in PVC e sotto-telo protettivo per garantire la tenuta all’acqua. Mediante una pompa immersa nel laghetto si invia l’acqua nel bacino di fitodepurazione e, dalla parte opposta, l’acqua rientra nel laghetto mediante una cascata. Il livello dell’acqua all’interno del bacino di fitodepurazione andrebbe mantenuto sotto il livello della ghiaia; l’impianto è calpestabile, senza affioramento di acqua in superficie. Viene garantita così la totale assenza di cattivi odori e di insetti molesti.
COME USARE LA FITODEPURAZIONE NEL LAGHETTO DA GIARDINO In base allo spazio che si ha a disposizione si può’ realizzare uno scavo di fianco al laghetto oppure, utilizzando la terra di risulta del laghetto principale o mattoni in tufo, realizzare un bacino leggermente rialzato. In questo modo l’acqua depurata potrà rientrare nella vasca mediante una piccola cascata o ruscello aumentando la quantità di ossigeno a disposizione dei pesci. Come superficie deve essere circa il 20% rispetto al laghetto principale per una profondità di almeno 30-40 cm; naturalmente più sarà esteso il bacino di fitodepurazione migliore sarà la pulizia dell’acqua.
In questo modo in qualsiasi periodo dell’anno sarà in grado di depurare l’acqua del laghetto anche con notevoli quantità di pesci presenti o materiale in decomposizione come foglie o resti di alimento.
È possibile suddividere gli impianti in base alla direzione di scorrimento dell’acqua:
Nei sistemi a flusso sommerso l’acqua reflua non si vede perché scorre sotto lo strato di ghiaia.
Gli impianti si distinguono in:
Sistemi a flusso orizzontale in cui l’acqua si depura in una o più vasche scavate nel terreno della profondità di 70-80 cm e impermeabilizzate contenenti materiale inerte ( ghiaia a diversa granulometria) su cui si sviluppano le radici delle elofite (Phragmites australis , Typa, Iris pseudacorus ecc.) che, con le radici, andranno a insediarsi tra il substrato, creando zone di depurazione aerobica, intervallate a zone di depurazione anaerobica. Il flusso dell’acqua rimane costantemente al di sotto della superficie del medium e scorre in senso orizzontale grazie ad una leggera pendenza del fondo del letto. I sistemi a flusso sommerso assicurano una buona protezione termica dei liquidi nella stagione invernale, specie nel caso si possano prevedere frequenti periodi di copertura nevosa.
Sistemi a flusso verticale prevede sempre la costruzione di una vasca impermeabile e l’utilizzo di ghiaia e sabbia come substrato di circa 1 mt., ma il refluo viene fatto percolare verticalmente all’interno del medium in modo intermittente; questa tipologia ha il vantaggio di facilitare la diffusione dell’ossigeno all’interno del substrato. A ogni riempimento infatti, il medium intrappola l’aria anche in profondità, formando colonie di batteri aerobici anche nella parte più profonda e poco colonizzata dalle radici. su cui si sviluppano le radici delle elofite (Phragmites australis )
Per permettere il reintegro del refluo in modo intermittente, è necessaria una pompa sommersa
Questi sistemi hanno la prerogativa di consentire una notevole diffusione dell’ossigeno anche negli strati più profondi delle vasche
La fitodepurazione con sistema a flusso superficiale è quella più semplice e che più rispecchia il sistema di auto-depurazione delle zone umide. Consiste in una vasca impermeabile poco profonda, dove l’acqua è sempre in movimento e la superficie è esposta all’atmosfera In questo caso l’acqua è visibile e il suolo, costantemente sommerso, costituisce il supporto per le radici delle piante acquatiche. Il substrato presente serve solo alla radicazione delle piante e alla decomposizione anaerobica. A seconda della profondità, in questo tipo di impianto trovano posto non solo piante emergenti, ma anche piante ossigenanti (alghe) e piante galleggianti o con foglie galleggianti (Ninfee e similari).
Questo tipo di impianto, se paragonato ai sistemi a flusso sub-superficiale, richiede una maggior superficie a parità di potere depurante e viene utilizzato per il trattamento di acque poco inquinate o come trattamento terziario
Esistono poi anche i sistemi multistadio che prevedono la combinazione delle tipologie sopra citate e i sistemi integrati o misti in cui le tecniche fitodepurative vengono affiancate ad impianti di depurazione tradizionali.
In un sistema di fitodepurazione l’azione delle piante è tripla:
- Assorbono i sali minerali che derivano dalla decomposizione della sostanza organica
- Contribuiscono alla riduzione dei germi patogeni
- Facilitano la sedimentazione delle particelle in sospensioneù
circa il 60% della superficie del laghetto con foglie di piante acquatiche
50% delle rive del laghetto siano tappezzate da piante palustri
30% del fondo del laghetto sia tappezzato da piante ossigenanti sommerse